Davide Mini

Tratto dal numero di Dicembre 2016 di Punto di Vista

Caro Davide, oggi tocca a te. Sei un professionista, consentimi, ormai navigato, nel settore della sicurezza e sei negli anni diventato, un importante punto di riferimento, per moltissime aziende, anche molto rinomate. Ci puoi raccontare la realtà lavorativa del territorio e di come il tuo centro sia in grado di informare e sensibilizzare le aziende sull’adozione di comportamenti, che vadano al di là, della mera adesione burocratica alla normativa?

Il territorio modenese è ricco soprattutto di piccole e medie realtà, per lo più artigianali. In aziende come queste spesso l’adeguamento alla normativa è visto inizialmente come un peso che grava sull’economia aziendale oltre che una perdita di tempo. Io, prima di tutto, cerco di instaurare un rapporto con le persone che va al di là della semplice consulenza, cercando di capire le reali dinamiche aziendali ed i relativi problemi. Dopodiché cerco di consigliare il cliente nel migliore dei modi programmando insieme a lui i vari interventi così da assecondare le esigenze e le aspettative in me riposte.

Lo spirito che anima gli aderenti al network della Fondazione Asso.Safe è quello del “lavorare con” invece del “lavorare per”. Ci puoi spiegare come questa metodologia di “progettazione partecipata” si sposa con gli intenti del tuo centro?

Come ho detto prima, ciò che cerca l’azienda è dei collaboratori, persone fidate e professionali a cui “affidare” la propria attività. Così facendo riesco a stringere rapporti personali in primis. Il mio obiettivo è quello di trovare appoggio e supporto a tutti i livelli aziendali, dal datore di lavoro ai lavoratori.

Hai dichiarato che, negli anni, lo STUDIOHS, ha maturato quell’esperienza necessaria che, ad oggi, gli consente di intervenire tempestivamente e con una strategia pianificata su qualsiasi problematica legata ad ogni tipologia di rischio lavorativo. Qual è, secondo te, il punto di congiunzione tra la mission della Fondazione Asso.Safe e quella del centro che tu rappresenti?

L’importanza fondamentale è quella di riuscire a seguire il cliente a 360° offrendo servizi su tutte le tematiche inerenti la sicurezza e non solo. La collaborazione con il network mi permette questo: dare appoggio e supporto a tutti quei clienti che navigano, senza timone nel mare delle normative e della burocrazia, cercando di dare loro obiettivi certi e raggiungibili.

Pensi che la valorizzazione delle risorse e delle competenze sia oggi una scelta vincente?

Per garantire un servizio di alta qualità è fondamentale un continuo aggiornamento ed una collaborazione costante con gli organi di vigilanza oltre che con altri professionisti in grado di supportare il lavoro da me svolto.

La Fondazione Asso.Safe, nell’ottica di potenziare le attività dei centri che aderiscono al network, mette a disposizione di voi, professionisti del settore, una rosa di servizi in grado di rendervi Eccellenti ed altamente qualificati, nell’espletamento delle vostre attività.
Tenendo conto della tradizione e della cultura emiliana, pensi che, fare ed insegnare la sicurezza, avvalendovi di professionisti qualificati ed abilitati, apra la strada a nuove possibilità tecniche per le aziende o sia solo un palliativo burocratico che continua a categorizzare le imprese in una casta “made in locally”?

Fare sicurezza avvalendosi delle persone giuste, qualificate e ovviamente abilitate, non può che agevolare le imprese. Se si riesce a lavorare nella giusta maniera può diventare un punto di forza dell’azienda.
Ci sono ancora molte zone d’ombra che impediscono alle aziende una corretta visione e percezione di cosa si intende veramente per sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo snellimento di alcune procedure non è stato di pari passo con, ad esempio, l’impossibilità di erogare alcuni corsi in modalità FAD come quello antincendio rischio basso.

Sei un professionista che non può che vantare un bagaglio esperenziale di “notevoli dimensioni” Cosa ti sentiresti di consigliare ai giovani professionisti che decidono di intraprendere questo percorso lavorativo?

Se dovessi dare un consiglio innanzitutto direi: studia, documentati, sii curioso. È fondamentale in questo mestiere in cui ogni giorno ci troviamo di fronte a nuove problematiche che riguardano le diverse realtà aziendali.

Un’ultima domanda Davide. La qualità dell’offerta formativa in termini di chiarezza dei contenuti trasmessi, della richiesta di documentazione forniti e delle informazioni tecniche, del soggetto formatore ADLI, che rappresenti quale sede territoriale, trova un riscontro positivo con le attività del tuo centro e i servizi che erogate ai vostri clienti?

Certamente. Le possibilità che ADLI dà ai suoi collaboratori permettono a questi ultimi di poter offrire sempre servizi al top di gamma e costantemente al passo con l’evoluzione normativa.

Sede Territoriale A.D.L.I.

Sede Territoriale Fondazione Asso.Safe

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